Di Luigi Pirandello
Regia di Luca De Fusco
Con Eros Pagni, Anita Bartolucci, Valeria Contadino, Giovanna Mangiù, Plinio Milazzo, Giacinto Palmarini, Lara Sansone, Paolo Serra, Irene Tetto
Scene e costumi di Marta Crisolini Malatesta
Luci di Gigi Saccomandi
Produzione Teatro Biondo Palermo/Teatro Stabile di Catania/Tradizione e Turismo – Centro di produzione Teatrale/Compagnia La Pirandelliana
Un grande classico del teatro Di Pirandello, quello che indusse Giovanni Macchia a elaborare la teoria della stanza della tortura”, viene oggi rivisitato da Luca De Fusco, che per questa sua sesta regia pirandelliana torna a lavorare con Eros Pagni, nell’allestimento coprodotto dal Teatro Stabile di Catania, dal Teatro Biondo di Palermo, dalla Compagnia La Pirandelliana e dal Tradizione e Turismo – Centro di produzione Teatrale.
Una chiusura del cerchio, per De Fusco, che dopo aver tanto studiato Pirandello, interpretandolo spesso proprio alla luce di quella teoria che Macchia scrisse attorno al “Così è (se vi pare)” diretto da De Lullo, approda infine a questo testo, uno dei più compiuti sotto ogni punto di vista e quello in cui diventa più che mai chiaro il senso del teatro come processo. Nel rispondere agli altri e nel dialogare tra loro, la signora Frola e il signor Ponza non hanno infatti più bisogno di fingere che il pubblico non esista: è anzi proprio al pubblico che parlano, ognuno difendendo se stesso e ognuno cercando di dimostrare i difetti e la pazzia dell’altro. È proprio questo processo di messa a nudo di se stessi e di racconto della propria vicenda la tortura di cui parla Macchia: una sofferenza atroce ma allo stesso tempo un bisogno ineludibile, l’unico modo per rivendicare la propria esistenza. Un bisogno che oggi più che mai siamo tutti in grado di comprendere, a cui ci riveliamo vulnerabili, anche attraverso l’ossessiva esigenza di condivisione che passa dalla socialità virtuale: Pirandello aveva già intuito che non raccontarsi è come non esistere e ne aveva presagito le conseguenze insieme a quelle della morbosa curiosità dello sguardo altrui.
Ecco perché De Fusco sceglie di bandire ogni elemento grottesco dalla rappresentazione, prediligendo una chiave interpretativa di ispirazione kafkiana, improntata all’incomprensibilità e al mistero, collocando i personaggi al centro di uno spazio angusto e oppressivo, che potrebbe essere il cortile di un manicomio o un insieme di palchi teatrali.
Il cast parte dal gruppo già protagonista della versione dei “Sei personaggi in cerca d'autore” diretta da De Fusco, ripresa dalla Rai e acclamata in tutto il mondo, con Eros Pagni, Anita Bartolucci, Giacinto Palmarini, Lara Sansone , Paolo Serra, che qui si mescoleranno con gli attori spiccatamente pirandelliani dello stile siciliano.