Il Porto di Catania

"Dalle statistiche annuali pubblicate dal Ministero della Marina si rileva il sempre crescente aumento degli arrivi di piroscafi e velieri nel Porto di Catania. Nel seguente elenco riassumiamo soltanto il movimento del Porto nell’anno 1898: velieri nazionali, 1.773; velieri esteri, 62; piroscafi nazionali, 876; piroscafi esteri, 471; totale: 3.182". Questo il puntuale resoconto del movimento portuale registrato nelle pagine di un’antica guida di Catania. Nel 1996 le navi da crociera che si sono fermate a Catania sono state 53 con una presenza complessiva di 100.000 passeggeri a bordo.


Una grande risorsa per la città

Quello della modernizzazione del Porto di Catania e della sistemazione della linea di costa è stato, da sempre, uno dei problemi più pressanti della municipalità catanese. Ercole Fischetti (Catania nell’Ottocento. Urbanistica ed edilizia, 1934) scrive che: "Fra i tanti problemi e le decisioni che il Comune affronta la maggiore e più encomiabile è certamente quella del molo i cui lavori continuano, dal 1835 in poi, sotto la direzione dell’ing. Sciuto. Ma le opere portuarie imponevano anche la sistemazione delle strade litoranee, specie dal lato di ponente del Porto. La "Passeggiata della Marina" non era certo fatta per il traffico, rappresentando anzitutto l’unico luogo di distrazione e di svago dei cittadini (non era ancora stata aperta la villa Bellini) e poi perché relativamente lontana dalle banchine della darsena. Nel 1842 si pensa ad un progetto grandioso: progredendo l’opera del molo, indispensabile si rende una strada lungo la spiaggia del mare per la parte cosiddetta delle pietre tonde e della Sciara di Biscari. Detta Sciara era di proprietà del Comune, ma era stata concessa al Principe di Biscari che ne pagava il canone. Riscattandone una striscia larga fino al mare, si sarebbe costruita la strada. Evidentemente il traffico tendeva a svolgersi anche dal lato di ponente ove, a sud della piazza della Marina, esistevano già da tempo grandi magazzini costruiti nel Settecento. Di tali magazzini, ancora oggi visibili, se ne voleva continuare la serie verso sud, fino all’attuale torre del Faro; lungo questo tratto si andava abbassando il suolo della lava del 1669".


Il Porto del futuro

Il Porto di Catania sta vivendo un momento di grande espansione; tra i molti progetti che l’Amministrazione comunale vuole portare avanti ricordiamo: il completamento, sul molo di Levante, della "Passeggiata a mare lunga due chilometri, fino all’imboccatura del Porto in mare aperto; i collegamenti diretti e il potenziamento del cabotaggio con la creazione di un bacino per migliorare i traffici esistenti; la creazione di un bacino per la nautica da diporto, con un porto turistico capace di ospitare un migliaio di imbarcazioni; i collegamenti tra il Porto e la città tramite Bus navetta dell’Azienda Municipale Trasporti; il potenziamento dell’ospitalità e l’accoglienza dei crocieristi; in tal senso saranno predisposti servizi di accompagnatori turistici dal Porto alla città e collegamenti con altri centri turistici siciliani di particolare interesse storico, archeologico, artistico e ambientale; la riutilizzazione della struttura della vecchia Dogana (che fu ultimata nel 1882) per scopi culturali e artistici. L’antica Dogana è un edificio imponente, quasi seimila metri quadrati, ed è illuminata in modo ideale dalla "galleria" che, se dotata di moderni servizi, potrebbe anche diventare un monumentale ingresso alla città di Catania.