La costruzione della casa delle monache di clausura di san Benedetto inizia nell’aprile del 1334, ma il terremoto del 1693 la riduce in macerie, risparmiando solo cinque delle sessanta religiose presenti. Chiesa e monastero vengono ricostruiti a partire dal 1708 e completati nel 1763 grazie all’opera, tra gli altri, dell’architetto G.B. Vaccarini e del pittore messinese G. Tuccari. Gli splendidi affreschi, in buona parte coperti alla fine del XVIII secolo, riemersero durante i bombardamenti del ’43 che colpirono duramente l’edificio, immediatamente restaurati con il progetto di A. Dillon. La comunità monastica, ancora presente all’interno del monastero, si è aggregata all’Istituto di adorazione perpetua del SS. Sacramento, atto che ha vivificato e rinforzato la presenza spirituale dell’ordine nella città di Catania. All’interno della chiesa, oltre agli affreschi del Tuccari, si possono ammirare le tele di M. Desiderato e di M. Rapisardi e lo splendido altare decorato con marmi policromi, diaspri e lamine d’argento su cui troneggia l’Agnello di Dio. Il turbinio di colori degli affreschi della volta e del catino è opera di Giovanni Tuccari, che con febbrili e rapide pennellate rivela le sue origini culturali legate alla città di Messina, dove nacque nel 1667. Si possono ammirare le storie di S. Benedetto e sei Allegorie che incorniciano Il Trionfo di San Benedetto, nella sua tradizionale iconografia, in una composizione lieta e festosa. La sua pittura si fonde con l’architettura che diviene elemento unico e dominante. La fantasia di panneggi eleganti, visioni estatiche e nobiltà di atteggiamento mostra il gusto dell’epoca barocca e stupisce ancora oggi i contemporanei.
Indirizzo: Via Crociferi (ingresso da Via Teatro Greco, 2)